Cronaca

Cerignolani in trasferta rubano auto in pochi secondi, ma prima della 'spintarella' arrivano i carabinieri: arrestati

Tre cerignolani noti alle forze dell'ordine, un 32enne e due 42enni, sono stati arrestati dai carabinieri e processati ieri per direttissima, in seguito al tentato furto di un'autovettura avvenuto a Rimini

Obbligo di dimora nel comune di residenza, obbligo di permanenza in casa nelle ore serali e notturne e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte alla settimana: è questo l’esito del processo per direttissima tenutosi nella tarda mattinata di ieri presso il tribunale di Rimini nei confronti di tre pregiudicati cerignolani - un classe 89 e due del '79 - comparsi per la convalida dell’arresto applicato nei loro confronti nella serata di giovedì da parte dei carabinieri del Nor e della stazione di Riccione, così come concordato con il sostituto procuratore di turno, la dott.ssa Paola Bonetti.

L’accusa è quella di furto aggravato in concorso di autovetture di grossa cilindrata. In particolare, nel corso dei servizi di controllo del territorio, nella serata di giovedì i carabinieri hanno notato una vettura aggirarsi di continuo per le vie del centro della Perla con a bordo i tre uomini: così è scattato un immediato pedinamento che ha condotto i militari, dopo ore di sopralluoghi e verosimili appostamenti condotti dai sospettati, fino a Rimini, in via Flaminia.

A quel punto i tre sono entrati in azione ed hanno preso di mira una Jeep Gran Cherokee di un residente del luogo. In pochissimi secondi, due malviventi sono scesi dall’autovettura “pulita” e con incredibile maestria sono riusciti, senza neanche un graffio, ad aprire il veicolo. Nemmeno il tempo di metterla in moto, che i militari hanno immediatamente bloccato i due. Il terzo soggetto, rimasto a distanza pronto a scortare il veicolo rubato con l’autovettura di copertura, ha tentato subito di scappare ma ha trovato alle sue spalle altre divise che lo hanno immobilizzato.

I tre soggetti, condotti in caserma, sono stati quindi perquisiti e trovati in possesso di un potente disturbatore di frequenze e di alcune chiavi elettroniche e apparecchiatura per la decodifica delle centraline. Tutto il materiale è stato quindi sottoposto a sequestro mentre l’autovettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario. Nel frattempo, i carabinieri hanno avviato ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale commissione di altri colpi nella zona.


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