Cronaca

Uno spacciava hashish e marijuana nella sua tabaccheria, un altro andava in giro con la cocaina e un fucile: arrestati

I due uomini, rispettivamente di San Severo e Cerignola, sono finiti nella rete dei controlli della guardia di finanza di Foggia. Denunciati a piede libero anche tre pregiudicati sorpresi con 70 kg di materiale elettrico industriale di rame

Immagine di repertorio

Uno spacciava hashish nella tabaccheria, l'altro andava in giro con 70 grammi di cocaina e un fucile. Entrambi sono finiti nella rete dei controlli della guardia di finanza di Foggia e arrestati, entrambi per detenzione e spaccio di stupefacenti e per possesso illegale di armi.

In particolare, le fiamme gialle hanno pizzicato il titolare di una rivendita di tabacchi di San Severo sorpreso a spacciare marijuana e hashish all’interno dell’esercizio commerciale da lui gestito.

La perquisizione nei locali commerciali e nell’adiacente abitazione ha permesso di rinvenire altri 300 grammi di stupefacente, tra hashish e marijuana, una pistola a tamburo illegalmente detenuta e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi da spacciare. Il commerciante è stato posto agli arresti domiciliari.

È finito invece in carcere a Foggia, un uomo di 58 anni, che a Cerignola è stato fermato con 71 grammi di cocaina e un fucile calibro 44. Entrambi i soggetti, arrestati su disposizione dell’autorità giudiziaria che coordina le attività di indagine, sono stati denunciati per detenzione e spaccio di stupefacenti e per possesso illegale di armi.

Infine a Foggia sono stati fermati, durante un controllo stradale, con 70 kg di materiale elettrico industriale di rame in auto, tre pregiudicati, tutti denunciati a piede libero alla procura di Foggia per ricettazione. "L’attività - spiegano dal Comando provinciale della guardia di finanza di Foggia - si inserisce in un quadro operativo che mira a mettere in campo sul territorio della provincia ogni possibile sforzo per prevenire e reprimere ogni attività criminale e a prevenire comportamenti che possono vanificare le misure messe in campo dal Governo per contenere l’emergenza sanitaria in atto".


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