Cronaca

Quando a Foggiatoday l'assessore arrestato disse: "Mi auguro che ci siano delle indagini in corso"

Sul possibile arrivo della commissione antimafia in Comune, quando in città si mormorava l'ipotesi di un nuovo scioglimento dell'Ente per infiltrazioni mafiose, Angelo Salvemini, ex assessore ai Lavori Pubblici raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, non sembrò affatto spaventato

Campione di consensi alle elezioni del 2021 con 719 preferenze nella lista del sindaco 'Strada Facendo', l'ex assessore ai Lavori Pubblici di Manfredonia finito agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta 'Giù la Mani', il 2 febbraio 2023, nel corso di una intervista a Foggiatoday, aveva anticipato che avrebbe consegnato delle carte alle autorità competenti. Potrebbe trattarsi dello stesso incartamento che l'ex assessore millantava di avere e di tirare fuori, qualora la decennale vicenda del ristorante 'Guarda che Luna' di proprietà di Michele Antonio Romito, non fosse stata risolta secondo i suoi desiderata. 

Un dossier che nel tentativo estremo di difendere la struttura, avrebbe tirato fuori e fatto saltare teste pesanti (qui l'approfondimento). In quella intervista, parlò di magagne che avrebbe svelato perché, disse, "quando sento i proclami a favore della legalità da parte di chi non ne conosce il significato lo devo evidenziare".

Sul possibile arrivo della commissione antimafia in Comune, quando in città si mormorava l'ipotesi di un nuovo scioglimento dell'Ente per infiltrazioni mafiose, il penalista non sembrò affatto spaventato: "Il fiato sul collo non lo sento mai, perchè io la mattina mi alzo e vado a lavorare, quando finisco di lavorare torno a casa. Cerco di fare sempre le cose in regola. Certo, nella vita si può anche sbagliare, non lo metto in dubbio, può sempre succedere però è chiaro che se vivi di sani principi e cerchi di fare le cose perbene nel 99% dei casi non avrai paura che venga la commissione che ci siano delle indagini in corso, anzi mi auguro che ci siano state delle indagini in corso, magari avranno scoperto anche qualcos'altro".

Nel 2023, a più riprese, l'ex assessore aveva attaccato l'operato di Gianni Rotice, che lo aveva allontanato prima che Angelo Salvemini relazionasse in Consiglio comunale sulla proposta di finanza di progetto per la concessione del servizio energia e gestione integrata degli impianti termici e degli impianti di pubblica illuminazione, l'appalto da circa 30 milioni di euro finito sul tavolo del Prefetto e rispetto al quale l'avvocato penalista aveva sollevato più di un sospetto.

A Palazzo Celestini, davanti a centinaia di cittadini, aveva quindi ripercorso la vicenda Engie, il motivo vero della rottura con l'ex primo cittadino, richiamato dal Partito Democratico nel comunicato sull'inchiesta 'Giù le mani'. 


Si parla di