Cronaca

Nel carcere di Foggia la ‘partita con papà’: commozione e abbracci nel rettangolo verde

Grandi emozioni per la manifestazione promossa da Bambinisenzasbarre, con la collaborazione di operatori e volontari locali

Foto Lucia Cataleta

“C’è una partita da giocare, anche in carcere con papà”. Con queste parole, il 16 giugno scorso è stata inaugurata una nuova iniziativa rieducativa nella casa circondariale di Foggia.

Grazie alla manifestazione, proposta a livello nazionale dall’associazione Bambinisenzasbarre, in collaborazione con il ministero della Giustizia - Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, i papà detenuti nell’istituto penitenziario foggiano hanno potuto trascorrere una mattinata in allegria con i propri bambini e familiari, scambiando palloni e abbracci in un campo da calcio verde e ben curato.

Fortemente voluta e promossa dal direttore Giulia Magliulo, la giornata di promozione della genitorialità è stata organizzata dall’Area Trattamentale coordinata da Maria Giovanna Valentini - con il supporto del personale di polizia penitenziaria e civile che opera all’interno dell’istituto - e ha visto la partecipazione di volontari e operatori locali.

“La campagna – è stato sottolineato nel corso della mattinata - nasce per sensibilizzare sul tema dell'inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini, e ha l'obiettivo di portare in primo piano il tema dei pregiudizi di cui spesso sono vittime i minori che hanno il papà o la mamma in carcere”.

Nella casa circondariale di Foggia l’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’associazione Lavori in corso di Lucera, presente con gli operatori Antonietta Clemente, Antonella Tolve, Anna Maria Silvestre, Fabio De Troia, Angela Pia Fuscaldi e Mara De Troia e con il supporto degli storici volontari dell’istituto penitenziario, Luigi Talienti - che ha anche arbitrato la partita - e Annalisa Graziano, in rappresentanza del Csv Foggia, il Centro di Servizio al Volontariato.

La 'partita con papà' rappresenta, dunque, un’occasione d’incontro in cui è possibile condividere un momento di normalità e vicinanza nonostante la detenzione.

“Queste iniziative – è stato evidenziato nel corso della manifestazione - hanno l’obiettivo di tutelare il mantenimento della relazione figlio-genitore durante la detenzione, ma anche e soprattutto di promuovere e rafforzare la responsabilità genitoriale delle persone ristrette, con particolare attenzione ai figli minori”.

La giornata si è conclusa, non senza commozione, con abbracci e con il desiderio dei detenuti partecipanti di poter presto partecipare ad altre manifestazioni dello stesso tipo.


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