Cronaca

Naviga su siti erotici durante il lavoro, virus manda in tilt ‘biglietteria’: dipendente Ataf rischia licenziamento

E’ accaduto nel mese di luglio presso l’ex biglietteria di piazza Cavour. Al momento il dipendente è stato sospeso in attesa di vedere la sua posizione discussa a breve dal CdA aziendale

Immagine d'archivio

Lavorare alla biglietteria del trasporto pubblico locale deve essere noioso in alcuni momenti. Magari in quelli di pausa, quando il tempo sembra non passare mai. E d'estate, quando la città, peraltro, è più vuota che in altri periodi dell'anno. Ed è così che ci si inventa un diversivo. Magari si naviga in rete. E magari si finisce su siti non proprio protetti, specie quelli che offrono contenuti di un certo tipo. E finisce che il computer destinato al lavoro ed al pubblico servizio vada in tilt, aggredito da cookies e malware. È quello che è accaduto all'Ataf di Foggia. 

Luglio scorso, classica controra, ex biglietteria di piazza Cavour. Un dipendente di cui non rendiamo note le generalità (la procedura disciplinare è ancora in corso), per diversi giorni, "senza autorizzazione nè motivazioni di lavoro" si legge, guadagna il pc di un collega e comincia a navigare su siti ambigui, dai contenuti, pare, prevalentemente erotici et similia.

Ciò che ne consegue, probabilmente, il dipendente ATAF non lo aveva messo in conto: il pc viene rapidamente ed irrimediabilmente contaminato da cookies e malware che causeranno problemi al servizio a cui il congegno era adibito. Il sistema va in tilt, il servizio ne risente. Si legge chiaramente: "[...] provocando il successivo rallentamento dei programmi di bigliettazione, fatturazione e registrazione multe". E, pertanto, la conseguente "necessità di diversi interventi di bonifica del pc".

Ergo, se avete scontato un disservizio nei primi giorni di luglio, la ragione è tutta qui, nel "diversivo" scelto dal dipendente in questione per trascorrere le ore pomeridiane. Per non contare il danno subito dall'azienda. Che ha ovviamente aperto un procedimento disciplinare a carico del soggetto in questione, allo stato sospeso dal servizio e in attesa di vedere la sua posizione discussa a breve dal CdA aziendale. Rischia il licenziamento.


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