Un colpo di fucile, caricato a pallettoni, è stato esploso, ieri sera, all'indirizzo della villetta di Massimo Curci, commercialista, vicepresidente del Foggia Calcio ed editore televisivo. Il fatto è accaduto intorno alle 22, a Carapelle, dove l'uomo vive con la sua famiglia.

Il colpo di fucile ha centrato una saracinesca della villetta di via Indipendenza, nei pressi dell'ufficio postale cittadino. Sull'accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri, cui il vice di Sannella ha denunciato immediatamente l'accaduto.

Non si è fatta attendere la solidarietà e la condanna della società rossonera, che in risposta alle "illazioni e vergognose considerazioni" di un sito leccese, ha ribadito "l'assoluta convinzione che l'episodio è da ricondurre a comune criminalità".

Tra le piste al vaglio degli inquirenti, al momento, vi è anche quella di un tentativo di rapina: stando ad alcune informazioni raccolte, infatti, a fare fuoco sarebbe stato un uomo sceso da una berlina scura, che - pare - si aggirava già da alcuni minuti nei pressi dell'abitazione di Curci.

In quel momento, però, il commercialista stava rientrando a casa a piedi dal suo studio, e ha sorpreso i banditi incappucciati all'interno dell'auto ed è fuggito. A quel punto, i malviventi avrebbero prima cercato di raggiungerlo e poi sono scappati, esplodendo il colpo di fucile contro la serranda. Sull'accaduto, indagini in corso da parte dei carabinieri.

Sull'accaduto è intervenuto anche il sindaco di Foggia. "A nome personale e dell'intera Amministrazione comunale condanno con fermezza il vile gesto che ha coinvolto il vicepresidente del Foggia Calcio, Massimo Curci, vittima di una brutale e violenta aggressione. Siamo sicuri che le forze di polizia sapranno fare piena luce sull'accaduto. Massimo Curci è un professionista ed un imprenditore serio, che ha investito in città e con coraggio e passione intende contribuire a realizzare il sogno di migliaia di tifosi che, sono sicuro, si stringeranno attorno al dirigente rossonero in questo difficile momento".