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L'irriverente Giorgio Montanini racconta l'homo 'stupidus stupidus' al Teatro dei Limoni

Giorgio Montanini

Torna al Teatro dei Limoni Giorgio Montanini, lo stand up comedian più irriverente del panorama italiano. Nel suo nono monologo, "Come Britney Spears", Montanini mette in discussione l'unico vero baluardo trasversale e condiviso da tutti, quello che tiene in piedi il genere umano: l’antropocentrismo. Lo spettacolo andrà in scena al Teatro dei Limoni i prossimi 22, 23 e 24 novembre, alle ore 21:00.

LO SPETTACOLO | Quando si è costretti ad affrontare una situazione critica, il confine che separa la consapevolezza dall'isteria è ambiguo, ingannevole. Dalla notte dei tempi ad oggi, abbiamo continuamente sbagliato strada a causa della nostra isteria ed inconsapevolezza. Il risultato? Ci ritroviamo con pochissimi analfabeti ma tantissimi stupidi. Convincersi che il lavoro e la remunerazione siano i valori fondanti della realizzazione dell'essere umano ha avuto come conseguenza la regressione culturale e sociale della nostra specie. In Italia quasi il 30 percento della popolazione è analfabeta funzionale, quasi il 30% degli italiani è regredito a tal punto da non capire più cosa legge (o peggio scrive) nonostante si tratti di testi semplici e dai concetti elementari. In una sola parola: stupido.

A rendere la situazione un incubo, è il fatto che siano proprio gli stupidi ad alzare la voce e a metterci la faccia. Colpevolizzare gli stupidi però è efficace quanto per un naufrago spegnere la sete trangugiando l'acqua del mare. La colpa è di chi sbandiera sani principi ma ne ignora doveri e responsabilità. Pur di disertare la battaglia, affidano il compito di rappresentarli a improbabili personaggi che sfiorano il grottesco. Così ci ritroviamo a legittimare come custode del valore dell'antifascismo un quindicenne della periferia romana. Affidiamo le sorti del pianeta terra ad una ragazzina minorenne con la sindrome di Asperger. Senza nessun rispetto per la nostra dignità, fingiamo di credere che l'oracolo rivelatore del senso della vita che sia un'atleta paraolimpica appena maggiorenne. Presunzione, ipocrisia e politically correct, sono i veri nemici da combattere. Quando riusciremo a liberarci di questi ingombranti fardelli potremo vederci finalmente per ciò che siamo: spauriti ed insignificanti esseri che tentano di sopravvivere in territorio ostile.


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