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La Madonna del Cardellino e il Rinascimento a Rocchetta al centro di una monografia

Il Rinascimento a Rocchetta Sant’Antonio (FG) è stato una vera fucina d’arte. A sottolinearlo è uno studio che parte dalla prestigiosa tempera su tavola della Madonna del Cardellino che però non si sofferma solo su questa pregevole opera ma spazia su una serie di tesori d’arte rinascimentale custoditi nel piccolo comune dei Monti Dauni. Lo studio sarà presentato domani 11 agosto 2020 alle ore 19.45 nella stupenda cornice della Chiesa Matrice di Rocchetta Sant’Antonio. A relazionare sarà lo storico dell’arte Gianfranco Piemontese che insieme all’ esperto d’arte Giovanni Boraccesi, hanno realizzato una monografia dal titolo: La Madonna del Cardellino e il rinascimento a Rocchetta Sant’Antonio (InVento Edizioni). La pubblicazione, in corso di stampa, sarà presentata durante il convegno alla presenza del Vescovo della Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna. A fare gli onori di casa sarà il parroco della Parrocchia dell’Assunzione della B.V.M, Don Antonio Aghilar che ha fortemente voluto la realizzazione della monografia e del convegno di domani. A moderare sarà il giornalista Andrea Gisoldi, che ha contribuito alla pubblicazione con una relazione sulle storie, leggende e tradizioni che aleggiano attorno alle opere rinascimentali oggetto dello studio. L’iniziativa nasce dalla recente opera di restauro della Madonna del Cardellino, da parte di Giovanni Boraccesi, che dopo esser stata protagonista di una rassegna nel Polo Museale di Ascoli Satriano, farà ritorno a Rocchetta Sant’Antonio. Su questo dipinto, gli studi di Piemontese e Boraccesi scrivono una nuova pagina attribuendo l’opera artistica a Francesco da Tolentino artista riconducibile alla scuola del Perugino e del Pinturicchio. Ma nel corso del convegno saranno svelate altre curiosità e notizie finora sconosciute che collocano Rocchetta al centro di un una primavera artistica e architettonica nel rinascimento tra le più interessanti del territorio di Capitanata e non solo. A coadiuvare lo studio sono stati i ragazzi dell’associazione LiberaMente che in questi giorni hanno riproposto le visite guidate alle cripte della chiesa Matrice aggiungendo all’itinerario dei sotterranei anche un nuovo percorso dedicato al “Tempio tra le tracce rinascimentali”.


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