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Eraldo Affinati a Foggia racconta Don Milani

Dopo l’incontro alla Fondazione Banca del Monte con Edoardo Martinelli, allievo del priore di Barbiana, il Liceo C. Poerio di Foggia organizza un secondo momento di riflessione e approfondimento sulla figura di Don Lorenzo Milani, a cinquant’anni dalla sua morte. Al centro dell’incontro, il libro L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani (Mondadori), secondo classificato dell’edizione 2016 del Premio Strega e scritto dall’autore e autorevolissimo intellettuale italiano Eraldo Affinati.

E sarà proprio lo scrittore, mercoledì 15 febbraio, alle ore 18, all’Auditorium “Santa Chiara” di Foggia, a parlare di questa straordinaria figura della cultura formativa italiana, raccontata nel suo pregevolissimo libro. Maestro e scrittore, educatore e politico, babbo e sacerdote, morto nel 1967 e oggetto di una bibliografia cospicua eppure, in fondo, ancora sfuggente: nel lavoro di Eraldo Affinati, il profilo di Don Milani è indagato con uno sguardo legato alla contemporaneità, nel tentativo di trovare punti di incontro tra chi era (ieri) “L’Uomo del Futuro” e chi sono (oggi) i maestri che hanno preso il testimone e seguito l’insegnamento di questa figura rivoluzionaria della cultura italiana. L’incontro, infine, collocato nel percorso di lettura “Maestri”, è organizzato in collaborazione con la libreria Ubik e patrocinato dalla Fondazione Apulia Felix e dal Comune. L’evento, fortemente voluto dalla Dirigente scolastica Enza Maria Caldarella, verrà condotto direttamente dagli alunni dell’istituto foggiano con il coordinamento della docente Elisabetta De Palma.

L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani (Mondadori, 2016). A quasi cinquant'anni dalla sua scomparsa don Lorenzo Milani, prete degli ultimi e straordinario italiano, tante volte rievocato ma spesso frainteso, non smette di interrogarci. Eraldo Affinati ne ha raccolto la sfida esistenziale, ancora aperta e drammaticamente incompiuta, ripercorrendo le strade della sua avventura breve e fulminante: Firenze, dove nacque da una ricca e colta famiglia con madre di origine ebraica, frequentò il seminario e morì fra le braccia dei suoi scolari; Milano, luogo della formazione e della fallita vocazione pittorica; Montespertoli, sullo sfondo della Gigliola, la prestigiosa villa padronale; Castiglioncello, sede delle mitiche vacanze estive; San Donato di Calenzano, che vide il giovane viceparroco in azione nella prima scuola popolare da lui fondata; Barbiana, "penitenziario ecclesiastico", in uno sperduto borgo dell'Appennino toscano, incredibile teatro della sua rivoluzione. Ma in questo libro, frutto di indagini e perlustrazioni appassionate, tese a legittimare la scrittura che ne consegue, non troveremo soltanto la storia dell'uomo con le testimonianze di chi lo frequentò. Affinati ha cercato l'eredità spirituale di don Lorenzo nelle contrade del pianeta dove alcuni educatori isolati, insieme ai loro alunni, senza sapere chi egli fosse, lo trasfigurano ogni giorno: dai maestri di villaggio, che pongono argini allo sfacelo dell'istruzione africana, ai teppisti berlinesi, frantumi della storia europea.

Eraldo Affinati. Nato a Roma nel 1956, ha pubblicato Veglia d'armi. L'uomo di Tolstòj (1992), Soldati del 1956 (1993), Bandiera bianca (1995), Patto giurato. La poesia di Milo De Angelis (1996), Campo del sangue (1997), Uomini pericolosi (1998), Il nemico negli occhi (2001), Un teologo contro Hitler. Sulle tracce di Dietrich Bonhoeffer (2002), Secoli di gioventù (2004), Compagni segreti. Storie di viaggi, bombe e scrittori (2006), La Città dei Ragazzi (2008), Berlin (2009), Peregrin d'amore (2010), L'11 settembre di Eddy il ribelle (2011), Elogio del ripetente (2013) e Vita di vita (2014). Ha curato l'edizione completa delle opere di Mario Rigoni Stern, Storie dall'Altipiano ("I Meridiani", Mondadori 2003). È autore, insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, di Italiani anche noi. Corso di italiano per stranieri. Il libro della scuola Penny Wirton (Il Margine, 2011).


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