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Le 'Lezioni di immortalità' di Flaminia Cruciani alla Cremeria Letteraria

“L’archeologia è più affine alla poesia di quanto possiamo immaginare, si tratta in entrambi i casi di svelamenti, perché in un frammento si svela il mistero delle domande che ci abitano da sempre».

Flaminia Cruciani, poetessa e archeologa, ha fatto parte per diversi anni della Missione archeologica italiana a Ebla, in Siria e venerdì 26 ottobre alle 20,30 sarà ospite a Lucera di Cremeria Letteraria (Piazza Duomo n. 18) per presentare il suo ultimo libro “Lezioni di immortalità” (Mondadori).

Con Ebla «gli italiani hanno scoperto una nuova lingua, una nuova cultura e una nuova storia» ha affermato Ignace J. Gelb, uno dei maggiori assiriologi americani del Novecento. Questo libro però non è un manuale di archeologia, e non è neppure un diario di viaggio o di avventure. È il racconto sincero e appassionato della più bella lezione di immortalità che Flaminia Cruciani abbia ricevuto dalla vita: l’archeologia in quella terra millenaria che è la Siria con la sua straordinaria gente. Dalla preparazione del viaggio all’organizzazione delle attività di scavo, dal rapporto con la popolazione locale alle numerose difficoltà della vita nel deserto, grazie a un linguaggio poetico e fortemente evocativo, l’autrice ci restituisce l’emozione di un lavoro tanto affascinante.

Flaminia Cruciani, poetessa e archeologa, vive tra Roma e Firenze. Si è laureata in Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente antico, presso Sapienza Università di Roma, e ha poi conseguito il dottorato di ricerca in Archeologia orientale nella stessa università.

Per lunghi anni ha partecipato alle annuali campagne di scavo della Missione archeologica italiana a Ebla, in Siria, diretta da Paolo Matthiae. Tra le sue raccolte poetiche, le più recenti sono Piano di evacuazione

(2017) e Semiotica del male (2016). Suoi testi poetici, tradotti in diverse lingue, sono presenti in molte antologie italiane e straniere. È membro dell’Académie Européenne des Sciences, des Arts et des Lettres di Francia. Negli ultimi anni, come analogista, si dedica all’archeologia dell’anima.

A conversare con l’autrice sarà un ospite d’eccezione, lo scrittore e saggista Carlo Pasi, allievo di Giovanni Macchia, docente di letteratura francese alle Università di Roma (La Sapienza) e di Pisa. Nel campo della saggistica e della critica i suoi libri più recenti hanno riguardato principalmente le opere di Baudelaire e Artaud.

Info: 3273509326 - 3470850970


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