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In bicicletta per il Venezuela: a Foggia, la prima tappa pugliese dell'iniziativa ideata dall'ex campione europeo di baseball David Mosquera

In Bicicletta per la libertà del Venezuela: è questo il nome dell’iniziativa ideata ideato dall’ex campione europeo di baseball (1995 con il Nettuno Baseball Club) David Mosquera, nato a Caracas e residente a Rimini da oltre vent’anni.

Il bici-tour, che toccherà cinque regioni e uno Stato estero, si pone «l’obiettivo di avvicinare il maggior numero di italiani, sensibilizzandoli rispetto a un problema internazionale che continua a essere di drammatica attualità, nonostante il silenzio assordante dei mass-media» spiega Mosquera. Il battesimo del tour sarà celebrato in Puglia il 27 marzo: partenza da Corato e arrivo a Foggia, in Piazza Umberto Giordano, con sosta intermedia a Bari. «La scelta di Corato come tappa iniziale del mio viaggio non è casuale: qui, infatti, vive una delle più grandi comunità italo-venezuelane d’Italia, che ha il suo cuore socio-culturale nel Centro Italo Venezualano, che proprio l’anno scorso ha festeggiato i 50 anni di attività» continua Mosquera.

Il 31 marzo l’ex campione di baseball si trasferirà in Abruzzo (tappa Pescara-L’Aquila), mentre una settimana dopo, il 7 aprile, partirà da Ancona, nelle Marche, per arrivare in Romagna, a Rimini. Il 14 aprile, invece, Mosquera rimarrà in Emilia Romagna (tappa Cesena-Bologna), mentre per la quinta e ultima tappa, in programma il 21 aprile, partirà da Todi, in Umbria, per arrivare nella Città del Vaticano, dopo aver fatto tappa a Roma, in Piazza Navona. «La Santa Sede e lo Stato italiano devono assumere una posizione netta e chiara contro la dittatura di Maduro, che vada oltre i semplici comunicati di circostanza di condanna della privazione della libertà nei confronti del popolo venezuelano. Noi ci aspettiamo che l’ambasciatore venezuelano in Italia disconosca l’autorità di Maduro e che le autorità competenti facciano luce sull’esistenza di conti italiani riconducibili al regime venezuelano, sequestrandoli», conclude Mosquera, che tra le soluzioni, non esclude l’intervento armato.


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