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Liberrimi, la Festa del libro per ragazzi che leggono

C’è chi adotta un autore, chi racconta un libro, chi “se lo gioca” a Per un pugno di libri e chi “la gira” a caffè letterario, chiacchierandoci su. E ancora, c’è un omaggio a Shakespeare per il suo quattrocentesimo anniversario e la presentazione di due romanzi con tanto di autori presenti, entrambi inseriti in un concorso letterario dove a votare sono proprio loro, gli autentici protagonisti di questa vivace iniziativa: i ragazzi. È Liberrimi – Festa del libro per ragazzi che leggono, manifestazione organizzata dal Liceo C. Poerio e interamente gestita dagli studenti dell’istituto foggiano, quest’anno in collaborazione anche con gli allievi dell’Istituto B. Pascal. Una vera e propria maratona all’insegna dei libri, in programma sabato 30 aprile, dalle 8.30 alle ore 13.00, al Palazzetto della Scherma di Foggia (in via C. Baffi), organizzata in collaborazione con la libreria Ubik, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e la neonata associazione di volontariato culturale Leggo QuIndi Sono.

Momento centrale della manifestazione, posta quale tappa iniziale dell’entrante Maggio dei Libri, è la presentazione “corale” di ben due romanzi: alle ore 10.30 infatti, lo scrittore siciliano Stefano Amato e l’autrice veneziana Ginevra Lamberti presentano, insieme, i loro rispettivi libri, Bastaddi (marcos y marcos, 2015) e La questione più che altro (Nottetempo, 2015). I due lavori editoriali, pertanto, chiudono la fase preliminare del concorso Leggo QuIndi Sono – Le giovani parole, lanciato dalla libreria Ubik e rivolto, per questo anno scolastico 2015/2016, ai due istituti scolastici foggiani protagonisti di Liberrimi chiamati, con i propri studenti, a leggere e valutare, nel corso dell’anno, i cinque romanzi in lizza per il premio finale, intitolato appunto Le giovani parole. Prima di Amato e Lamberti infatti, gli studenti del Poerio e quelli del Pascal hanno incontrato, sia in libreria che a scuola, gli altri scrittori selezionati all’inizio dell’anno e pescati in una rosa di giovani autori pubblicati da piccole e medie case editrici indipendenti: la coppia Mario Pistacchio e Laura Toffanello (coautori del romanzo L’estate del cane bambino, edito da 66thand2nd), Vins Gallico (Final Cut, Fandango) e Ilaria Gaspari (Etica dell’acquario, Voland). A introdurre e presentare i due scrittori, naturalmente, saranno i ragazzi delle due scuole.

Bastaddi (marcos y marcos, 2015). Avete presente Bastardi senza gloria, di quel genio di Tarantino? Otto uomini feroci e selvatici, caricati a odio puro, minano alle fondamenta il dominio nazista. In questo romanzo invece siamo in Sicilia, ed è la mafia l’oppressore. Il tenente Ranieri, al comando dei suoi otto Bastaddi assetati di giustizia, colleziona scalpi di Cosa nostra. Il Capo dei capi è sempre più nervoso. Il Maxiprocesso con tutte quelle condanne è semplicemente intollerabile, e questi Bastaddi assatanati una spina nel fianco. Di questo passo, dove andremo a finire? Occorre proprio un gesto simbolico, una celebrazione della mafia, con i suoi picciotti, il suo onore, i suoi film. Una bella serata mafiosa in un cinema di Siracusa sarà il giusto segnale per tutti. La cupola di Cosa nostra concentrata in un cinema? Che occasione meravigliosa, per i Bastaddi. E se il cinema per giunta appartiene a Carla, che ha perso tutta la famiglia in una strage mafiosa… si scatenerà una gara esplosiva a chi stermina i mafiosi per primo nella sala buia. Perché al cinema, o nei romanzi, i buoni in qualche modo ce la fanno, i cattivi muoiono quando devono morire. E Falcone e Borsellino brinderanno in pace a una Sicilia finalmente libera, sorrideranno ancora. Una cover letteraria di grandi passioni, umane e civili.

Stefano Amato. Nato a Siracusa, lavora part time in una libreria, legge moltissimo, osserva il mondo e scrive. Ha collaborato con «Linus», «Maltese narrazioni», «Prospektiva», «Doppiozero», «Colla», «FaM» e con una decina di altre riviste. Ha tradotto «McSweeney’s» e scritto insieme a Fabio Genovesi e Franz Krauspenhaar la Guida letteraria alla sopravvivenza in tempo di crisi (Transeuropa). Nel 2009 sempre per Transeuropa è uscito il suo romanzo d’esordio, Le sirene di Rotterdam. Nel 2013 ha curato Avete il gabbiano Jonathan Listerine? (e altri incontri ravvicinati in una libreria di provincia), una raccolta di strafalcioni divertentissimi ambientati in libreria. Del 2013 è Il 49esimo Stato (Feltrinelli/Transeuropa). Pare abbia anche suonato in un trio punk-rock.

La questione più che altro (Nottetempo, 2015). Nella valle dove vive, la questione piú che altro è che Gaia si annoia di noia mortale. Nel suo presente immobile si affacciano nonno-di-giú, che racconta la sua storia di vedovo di successo in un programma tv del pomeriggio, nonna-di-su, che ha chiesto a santa Rita da Cascia di proteggerla, la madre, che ha divorziato per eccesso di traslochi e il padre, che ha tracce di polmoni nella nicotina e un’irrefrenabile voglia di ridere. Mancano diciannove giorni a Natale, ventiquattro a Capodanno, qualcosa di piú all’ultimo esame. Dato che Gaia si annoia e non ha abbastanza soldi per fare il giro del globo in orizzontale e tagliarlo in due, cosí magari si apre e dentro ci trova ciò che le manca, si trasferisce prima a Mestre e poi nella laguna piú bella del mondo. Solo che neanche lí c’è quello che cerca, il lavoro è sempre un “lavoretto”, il padre si ammala, i nonni invecchiano e Venezia non è che il fondale di cartone per i selfie dei turisti. Con un tono brillante e una lingua che richiama le favole e le filastrocche, nel suo romanzo di esordio Ginevra Lamberti racconta una generazione che cerca di inventarsi un futuro lontano (il piú possibile) dal presente e finisce per scoprirlo come il premio di una caccia al tesoro.

Ginevra Lamberti. Nata nel 1985, vive a Venezia dove, dopo una Laurea in Lingue e Culture Euroasiatiche e del Mediterraneo, si divide tra il lavoro di copywriter per l’associazione culturale Flat, quello di baby-sitter e quello in un call center.


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