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Michela Murgia torna a Foggia. La vincitrice del Campiello 2010 alla libreria Ubik

Una delle scrittrici più importanti d’Italia, Michela Murgia, autrice di Accabadora, romanzo vincitore del Premio Campiello 2010 e tra i più letti e amati degli ultimi anni, incontra per la prima volta il pubblico di Foggia, nello spazio live della libreria Ubik

Si comincia mercoledì 17 febbraio, alle ore 19 con l'incontro presso lo spazio live della libreria Ubik, in programma alle ore 19. Seguirà l'incontro con gli studenti del Liceo Poerio di Foggia, in programma giovedì 18 febbraio alle 10.30 presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale La Magna Capitana. 

Amarsi vuol dire perdere l'equilibrio, derubarsi l'un l'altro, attrarsi e spaventarsi, scambiarsi di posto: è questo che fanno Eleonora e Chirú. La loro è una storia di apprendistato, dono, manipolazione e gioventù. Lei maestra, lui allievo, ma entrambi impreparati davanti alla lezione più difficile: quando l'amore smette di essere una forza e diventa un potere?

Quando Eleonora e Chirú s'incontrano, lui ha diciotto anni e lei venti di più. Le loro vite sembrano non avere niente in comune. Eppure è con naturalezza che lei diventa la sua guida, e ogni esperienza che condividono - dall'arte alla cucina, dai riti affettivi al gusto estetico - li rende più complici. Eleonora non è nuova a quell'insolito tipo di istruzione. Nel suo passato ci sono tre allievi, due dei quali hanno ora vite brillanti e grandi successi. Che ne sia stato del terzo, lei non lo racconta volentieri. Eleonora offre a Chirú tutto ciò che ha imparato e che sa, cercando in cambio la meraviglia del suo sguardo nuovo, l'energia di tutte le prime volte...

Michela Murgia torna al romanzo, e lo fa con coraggio, raccontando la tensione alla manipolazione che si nasconde anche nel più puro dei sentimenti.

Negli occhi di Eleonora e Chirú è scritta la distanza fra quello che sentiamo di essere e ciò che pensiamo di dovere al mondo: l'amore è la più deformante delle energie, può chiederci addirittura di sacrificare noi stessi.


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