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Paola Malloppo e la sua interpretazione del nudo. Trenta scatti in mostra al FotoCineClub

Il 30 marzo alle ore 20,00 presso la sala espositiva del FotoCineClub di Foggia al Rione San Pio X in Via Ester Lojodice, 1 sarà inaugurata, dal Presidente della associazione Nicola Loviento ed alla presenza dell’autrice, la mostra fotografica di Paola Malloppo “Censored”.

Con “Censored” si da il via ad una serie di mostre che il FotoCineClub di Foggia ha programmato fino a giugno e che vedrà impegnati una serie di artisti sui temi più diversi. “Censored” è composta da trenta fotografie di vario formato a colori ed in bianco e nero sul tema del nudo femminile che Paola Malloppo ha sviluppato nell’ultimo anno della sua ricerca fotografica.

Paola Malloppo, sanseverese di origine, alcuni anni fa seguì un corso di fotografia al FotoCineClub di Foggia e da allora la passione per la fotografia non l’ha più abbandonata, ora vive a Bologna dove studia e lavora.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 19,00 alle 20,30 dal lunedì al venerdì fino al 20 aprile.

Queste le parole dell’autrice sul suo  percorso artistico:

“La mia ricerca fotografica è stata lunga e tortuosa: la fotografia di nudo a cui sono approdata da meno di un anno richiede, soprattutto nel nostro territorio, un gran numero di scogli da superare. Non è facile per la gente accettare il corpo della propria figlia/ragazza/amica esposto su di una parete o in un sito internet, spesso non è facile neanche per la modella stessa, nonostante la voglia di mostrarsi e di sentirsi bella (perché, in fondo, questo spinge la maggior parte delle donne a posare nude: sentirsi belle, accettare il proprio corpo, esporsi al mondo senza barriere). Questa mostra, Censored, cerca proprio di evidenziare e arginare questo tipo di tabù a cui una donna è sottoposta e sottopone sé stessa. Un invito a non vedere il “porno” della situazione, ma a soffermarsi su ciò che una foto evoca della donna che, pur non mostrando il volto, è lì, in quel preciso istante, con il suo corpo che è unico nelle forme e nell’espressività, ma che è sempre gentile e – spero – mai volgare. La mia mostra è un riassunto di tutto ciò che ho visto e ammirato delle donne bellissime che ho avuto sotto l’obiettivo e che spero di esser riuscita a raccontare al meglio in questi scatti”


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