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I reperti della fattoria di 'Tre sportelli' in mostra al Museo del territorio

Il Museo del Territorio continua a dialogare con chi vuole “sporcarsi” di cultura, di terra, di scienza  e ha sete di condivisione e conoscenza. In soli due mesi, dalla sua riattivazione, il Museo è diventato sede di approfondimenti, presentazione di lavori di ricerca e studi svolti da esperti del settore storico-archeologico della Puglia.

Con il progetto Al Museo in tutti i sensi finanziato nell’ambito del bando “Giovani per la valorizzazione di un bene pubblico” del Dipartimento della Gioventù, il Museo sta compiendo un vero e proprio lavoro di “tessitura” nel territorio per INTRECCIARE le realtà culturali con quelle educative... permettendo a tutti di poter conoscere e godere le ricchezze culturali di un territorio purtroppo poco coeso.

Un museo che coinvolge, rende il visitatore dinamicamente interessato, appassionato alla storia che sta per ascoltare. E il Museo del Territorio, ha tante storie da rivelare, tutte racchiuse nei reperti che custodisce.

In soli due mesi ha iniziato a raccontare la storia di Arpi Trafugata e ritrovata, la storia della Bellezza e ricchezza delle case e delle tombe di Arpi, ha raccontato la storia degli scavi sul Subappennino delle necropoli tardoantiche di Masseria Romano a Pietramontecorvino e della stazione di Ad Pirum a Troia lungo la Via Traiana.

Un capitolo importante si aggiunge alla storia che il progetto vuole si racconti e, in questa occasione, finalizzata alla costruzione di una rete tra le realtà museali del territorio. Venerdì 12 maggio 2017 alle ore 18 la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia in collaborazione con il Comune di Faeto presenta in anteprima a Foggia i materiali archeologici provenienti dalle indagini di scavo condotte nel 2012-2013 dall’allora Soprintendenza Archeologia della Puglia, in località Tre Sportelli – Masseria Meola, dove è stato messo in luce un edificio rurale di età romana (tra I sec. a.C. e I sec. d.C.), risalente circa un secolo prima della costruzione della Via Traiana, il cui percorso è stato rilevato a poca distanza. Il vasellame da cucina e da mensa e le ceramiche funzionali alla preparazione del cibo, provenienti da ambienti con funzione di cucina-dispensa, sono stati oggetto di intervento presso il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza e saranno a fine mese stabilmente esposti nel Museo Civico del Territorio (MuCiviTe) di Faeto. Assolutamente eccezionali sono alcuni clibani, forni-coperchio destinati alla cottura sul focolare domestico del pane rotondo e schiacciato, non lievitato, confezionato con farina di farro.

L’iniziativa si avvale del sostegno della Regione Puglia Assessorato alla Industria Turistica, Economia della  Cultura e Valorizzazione Territoriale, della Provincia di Foggia e della Società Consortile Promodaunia che supportano il progetto in tutte le sue fasi.


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