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"Perché papà è mio figlio": al Regio, l'Officina Teatrale di Candela porta in scena una commedia di Giovanni Rescigno

Prosegue anche durante le festività natalizie il calendario della stagione teatrale 2019/2020 della Compagnia Enarché, che inaugurerà il nuovo anno ospitando sabato 4 e domenica 5 gennaio 2020 l’Officina Teatrale di Candela. Il gruppo teatrale porterà in scena al Teatro Regio di Capitanata a Foggia, in via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario) Perché papà è mio figlio, una commedia brillante in tre atti scritta, con ogni probabilità, dal partenopeo Giovanni Rescigno per il grande Nino Taranto.

“La nostra attività – racconta Pasquale Spatuzza, che della commedia è regista e interprete – va avanti da oltre dieci anni. Il palcoscenico è la passione di tutti noi dell’Officina Teatrale e tutti noi che facciamo parte di questa realtà abbiamo deciso di devolvere parte dei nostri ricavi in beneficenza, individuando via via dei progetti di solidarietà ai quali destinare parte degli incassi. A teatro noi prima di ogni cosa ci divertiamo e così abbiamo scelto di condividere la nostra passione con diverse associazioni benefiche devolvendo loro parte dei ricavi.”

E l’Officina Teatrale di Candela è uno dei tanti gruppi teatrali associati alla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), della quale Carlo Bonfitto, presidente di Enarché, è delegato regionale per la provincia di Foggia. “Siamo sempre felici di ospitare nel nostro cartellone amici di altre compagnie amatoriali – riferisce Carlo Bonfitto -, l’associazione alla FITA ci permette di conoscere altre realtà teatrali e, naturalmente, di farle conoscere al nostro pubblico.”

La trama. Ciccillo (Pasquale Spatuzza) ed Elvira (Maria Fierro) sono una coppia benestante (tanto che dispongono di una cameriera al loro servizio): abitano in una bella casa insieme alla signora Filomena, suocera di lui, che è separata da una ventina d’anni. La donna – ne veste i panni Rosaria Favatà - è in cerca di un nuovo amore e perciò fa pubblicare annunci matrimoniali sui giornali. Nel corso di un viaggio nella capitale si infatua di un giovane di belle speranze che, per “sistemarsi” fa mostra di essere innamorato della donna, che senz’altro è più attempata di lui. Ma c’è un inghippo non da poco: il ragazzo, Luigino (Antonio Marrese) è figlio di un precedente matrimonio di Ciccillo. Che, paradossalmente, si ritroverebbe, in caso di matrimonio tra Filomena e Luigino, ad avere per papà il proprio figlio. Al ritorno a Napoli quindi le sorprese saranno parecchie, anche perché entrano in scena una donna dalla dubbia moralità, un amico di famiglia e, dulcis in fundo, un maestro di musica, che altri non è che il – quasi – dimenticato marito della suocera, personaggio che non si rassegna alla fine del proprio matrimonio…

Gli attori recitano in quello che potremmo definire “un napoletano educato”, con tanti inserti in lingua.

Ricordo che continua il partenariato dell’associazione Enarché con l’Assessorato alla Politiche Sociali del Comune di Foggia retto da Raffaella Vacca: il progetto – promosso con entusiasmo dal presidente Carlo Bonfitto - Il teatro è cultura, la cultura è per tutti permetterà a persone in condizioni economiche svantaggiate (due i posti riservati per ogni messinscena) di assistere gratuitamente agli spettacoli del Teatro Regio di Capitanata. I destinatari del progetto saranno individuati dagli elenchi dell’Assessorato.

19a Stagione Teatrale Enarché 2019/20

L’Officina teatrale di Candela presenta:

Perché papà è mio figlio

Commedia brillante in tre atti di Giovanni Rescigno

Regia di Pasquale Spatuzza

Con: Pasquale Spatuzza, Maria Fierro, Antonio Marrese, Rosaria Favatà, Celestino Petrillo, Gerardo Turchiarelli, Nicoletta Scaramuzzo, Gerarda Marano, Alfonso Scaramuzzo

Sabato 4 e domenica 5 gennaio 2020

Porta: ore 20.30; inizio spettacolo: ore 21.00

Foggia, Teatro Regio di Capitanata – via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario)


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