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Il “Binario Zero” della stazione di Foggia: un libro per le storie dei senzadimora

Storie da foglio di via, raccontate sul piazzale della stazione di Foggia. Un immaginario binario zero, che racchiude tante storie e che dà il titolo al libro che si presenta venerdì 27 febbraio, alle 19, nello spazio live della libreria Ubik di Foggia. Nell’anno che segna i suoi primi dieci anni di vita, la redazione del giornale di strada ‘Foglio di Via’ – edito dall’associazione di volontariato Fratelli della Stazione – ha deciso di recuperare quelle storie, di rimetterle in piazza, di riascoltare le voci di chi vive in strada. A presentare il libro: Leonardo Ricciuto, presidente dei Fratelli della Stazione, Ermina Roberto, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Foggia, Claudio de Martino, Fratelli della Stazione, Massimiliano Arena, coordinatore Avvocati di Strada di Foggia, Concetta Danese, sociologa ed Emiliano Moccia, direttore di FogliodiVia. A dare profondità all'incontro, la lettura di due piccole storie tratte da Binario Zero e la proiezione di un breve video sul dormitorio di Sant’Alfonso, arricchito dalle testimonianze di due senzadimora.

Binario Zero. Storie da foglio di via (edizioni fogliodivia, 2014). Le storie di Eugenio, Marian, Ali, Dino, Ibrahim, Michele e di tanti altri senzafissadimora sono racchiuse in questo libro, il quale vuole essere uno strumento per riflettere sul tema della povertà, per ascoltare le storie di chi vive in fragilità sociale, per respirare l’odore nauseabondo che viene fuori. Un odore che conserva ancora delle vite, dei sogni, dei nomi. Per questo, ‘Binario Zero’ vuole essere anche un'occasione per confrontarsi su come favorire una piena integrazione socio-lavorativa di quanti vivono ai margini, sulle difficoltà di accesso ai servizi per chi è privo di una residenza anagrafica, sull'incapacità politica delle Amministrazioni Comunali di programmare reali interventi di assistenza e di reinserimento. Perché il fenomeno della povertà è in aumento. Perdita del lavoro, crisi economica, dipendenza dal gioco d'azzardo, padri separati. Nuovi volti, nuove povertà che popolano sempre di più i luoghi di ricovero per chi una casa non l'ha più. Stazioni, vagoni abbandonati, sale d'attesa, panchine. Come le panchine in cui sono nate le storie raccolte nel libro. Una parte del ricavato della vendita del libricino (10 euro) servirà a sostenere il dormitorio per senzafissadimora allestito a Sant’Alfonso de’ Liguori.


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