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'Primavera al Garibaldi': Luigi Lo Cascio porta in scena i poeti più amati del ‘900 siciliano

Dopo il reading di Maria Paiato, che ha incantato il pubblico dando voce alle pagine di Ennio Flaiano, continua la “PrimaVera al Garibaldi”, rassegna a cura di Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio, promossa dal Comune di Lucera in collaborazione con l’associazione Mediterraneo è Cultura.

Venerdì 21 aprile il palco del Teatro Garibaldi di Lucera si aprirà alla poesia: protagonista della serata Luigi Lo Cascio.  Il celebre attore palermitano - volto tra i più amati del nostro cinema degli ultimi anni, protagonista pluripremiato de “I cento passi” e de “La meglio gioventù” - darà corpo e voce ai poeti siciliani del '900, in un suo personale omaggio dal titolo “Sul cuor della terra”.

In un’appassionata lettura d’attore, Lo Cascio porterà in scena i poeti più amati del ‘900 siciliano, interpretando fra gli altri i versi raffinati, dolorosi, intimi di Gesualdo Bufalino, Giuseppe Bonaviri, Salvo Basso, Angelo Maria Ripellino, Angela Bonanno, e dei più classici Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo.

“Sul cuor della terra” è un viaggio nelle contraddizioni di una terra complicata, la Sicilia - che Lo Cascio si porta dentro pur abitando a Roma da tempo - sotto la guida di una letteratura che ha per punti cardinali il caos, l'incandescenza, l'inquietudine e l'attitudine al dolore, non solo individuale. Un’avventura piena di lirismo e di immagini epiche, tra mari in tempesta, luci e peripezie senza fine.

“Dal 2008 porto in scena questa lettura, ma la rimaneggio ogni volta in maniera diversa”, si legge in un’intervista all’attore su Repubblica, “i siciliani sono molto noti come narratori, da Tomasi di Lampedusa, a Vittorini, Pirandello, Sciascia, ma meno come poeti. La poesia sta diventando sempre più invisibile, un tempo ai poeti si baciavano le mani, oggi invece conosciamo poco persino i loro nomi. Leggerò diverse poesie in italiano, altre in dialetto, soprattutto degli autori più recenti. E il recupero del dialetto non è soltanto un segnale della riappropriazione di un'identità, ma anche la possibilità di una condizione espressiva più profonda".

L’ingresso in sala è alle 20.30,  inizio spettacolo alle 21.00.

Per informazioni: 0881.542669 (lun.-sab., 9.30-13, 17.00-20.30), stagioneteatralegaribaldi@gmail.com


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