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Al Regio, Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno portano in scena le Tradizioni di Pasqua

La religiosità, le tradizioni che traggono origine dal ciclo vitale della terra, la drammatizzazione della Passione e della Morte di Cristo saranno al centro del prossimo appuntamento di Foggia al Regio: venerdì 18 marzo alle 20.30 Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno torneranno sul palcoscenico del Teatro Regio di Capitanata (a Foggia, in via Guglielmi 8, c/o Chiesa BVM del Rosario) con lo spettacolo Riti e della Settimana Santa in Capitanata – Tradizioni di Pasqua.

Lo spettacolo rientra nella rassegna Foggia al Regio, che l’associazione Cultura e Ambiente, presieduta da Michele Dell’Anno, quest’anno propone al Teatro Regio di Capitanata nell’ambito della XV Stagione teatrale della Compagnia Enarché presieduta da Carlo Bonfitto.

Come è loro abitudine, Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno, da appassionati ricercatori quali sono, presenteranno al pubblico un mondo dalle tante sfaccettature, un universo nel quale la religione non è disgiunta da usanze antiche che affondano le loro radici nel paganesimo. La Capitanata, come tutto il Sud Italia (la Sicilia in particolare) e nazioni come la Spagna, offre un ventaglio di storie, rappresentazioni sacre, canti che si recitavano durante la Settimana Santa: ogni rito cristiano, ogni tradizione popolare sono legati sia alla religiosità che alle usanze che la gente, ricca o povera che fosse, metteva in atto proprio nella Settimana che precede la Pasqua. La Domenica delle Palme, giorno di pace, era l’occasione per mettere da parte contrasti e antipatie anche importanti, i fidanzati si scambiavano regali mettendo preziosi nel tradizionale ramoscello di ulivo (e qui si nota la commistione tra sacro e profano). Le processioni del Venerdì Santo, nel corso delle quali il dolore della Madre di Cristo diventa esso stesso emozionante “spettacolo”, sono da secoli appuntamento centrale della Settimana Santa: a dare il via a tutta la drammatizzazione della Passione e Morte di Cristo è stata, racconta Giustina Ruggiero, un’opera letteraria fondamentale, ovvero Il pianto della Madonna di Jacopone da Todi.

A tutto questo darà voce la coppia Ruggiero – Dell’Anno: tante storie e racconti delle generazioni passate, usanze come i “Sepolcri” o come quella che a San Severo porta i fedeli a porgere le condoglianze alla Madonna addolorata (un’usanza presente anche a Siviglia). Giustina Ruggiero intonerà L’Orologio della Passione - un canto che sua nonna intonava proprio il Venerdì Santo; un altro testo importante che rientrerà nello spettacolo è “U’ Venerdì Santo” dell’antropologa e studiosa di tradizioni popolari Ester Loiodice. E, naturalmente, la musica accompagnerà tutta la serata di venerdì 18 marzo al Teatro Regio di Capitanata con canti e filastrocche semplici magari, ma segni importanti del culto del popolo. Completeranno la serata le storie sulle usanze culinarie: la “pizza dolce”, i ciambelloni, le “squarcelle”, il grano fatto crescere al buio che si sistema nelle chiese la sera del Giovedì Santo.


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