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La “lezione americana” di un grande maestro. Il nuovo romanzo di Romano De Marco alla Ubik

“Ho provato a immaginare la cosa peggiore che mi venisse in mente”. Da questo spunto, il nuovo romanzo di un grande maestro del genere giallo che, per la prima volta, abbandona gli scenari italiani e ambienta la propria storia in America, nella cittadina di Vienna, in Virginia, a poche miglia da Washington DC. “La protagonista – ha spiegato in un’intervista – fa parte di un’America molto ricca dove la vita è fortemente condizionata dalla presenza dei grandi apparati militari del Pentagono, della sede della CIA, a Langley e del FBI a Quantico. Sono luoghi che frequento ogni anno e che mi affascinano”. Un ispiratissimo Romano De Marco torna così a Foggia, ospite di spicco di questa nuova stagione di letture e presentazioni a cura del gruppo “A qualcuno piace… Giallo”, sodalizio di appassionati giunto ormai al suo terzo anno di incontri domenicali in libreria. Domenica 12 marzo, alle ore 19, nello spazio live della Ubik, lo scrittore abruzzese – più volte finalista al Premio Scerbanenco, il riconoscimento più ambito dagli autori di gialli, noir e polizieschi – presenta il suo ultimo, importante libro, L’uomo di casa (Piemme, 2017). Dopo Giorgia Lepore e Piernicola Silvis dunque, tocca a Romano De Marco confrontarsi con il gruppo di lettura di esperti del genere.

L’uomo di casa (Piemme Edizioni, gennaio 2017; 327 pagine). La vita perfetta di Sandra Morrison è andata in pezzi il giorno in cui Alan, suo marito, è stato ritrovato morto in uno squallido parcheggio. Era seduto nella sua auto, con la gola tagliata e i pantaloni calati. La polizia non ha dubbi: un banale caso di omicidio a scopo di rapina, probabilmente un incontro finito male con una prostituta. Per Sandra, è come essere precipitata in un incubo: ora è rimasta sola nella bella casa di Bobbyber Drive, a occuparsi della figlia adolescente ferita e arrabbiata e a rimettere insieme i pezzi di un puzzle senza senso. Chi era l'uomo con cui ha condiviso vent'anni? Un irreprensibile uomo di casa, marito e padre amorevole, stimato professionista? Oppure un ipocrita dalla doppia vita? E la situazione peggiora quando Sandra scopre che, all'insaputa di tutti, Alan stava indagando da tempo su un caso di cronaca nera rimasto irrisolto trent'anni prima: il rapimento e l'uccisione di sei bambini a Richmond, Virginia, per mano di una donna che nessuno è mai riuscito a identificare. Ma perché Alan era tanto ossessionato dall'enigma della Lilith di Richmond? Cosa lo legava a quella vecchia storia di orrore e morte? E perché aveva tenuto segreto quel morboso interesse? Nella sua angosciosa ricerca della verità, Sandra scoprirà che non solo suo marito, ma tutte le persone che la circondano hanno qualcosa da nascondere. E, soprattutto, che il filo di sangue che unisce l'omicidio del presente a quelli del passato non si è ancora spezzato. E la prossima vittima potrebbe essere proprio lei.

Romano De Marco. Classe 1965, è responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani. Esordisce nel 2009 nel Giallo Mondadori con Ferro e fuoco, ripubblicato in libreria nel 2012 da Pendragon. Nel 2011 esce il suo Milano a mano armata (Foschi, Premio Lomellina in Giallo 2012). Con Fanucci pubblica nel 2013 A casa del diavolo e con Feltrinelli Morte di Luna, Io la troverò e Città di polvere (gli ultimi due finalisti al Premio Scerbanenco-La Stampa nel 2014 e nel 2015). I suoi racconti sono apparsi su giornali e riviste, tra cui "Linus" e il "Corriere della sera", e i periodici del Giallo Mondadori. Vive tra l'Abruzzo, Modena e Milano.


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