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La "Féte de lu cajùnne" a Faeto: torna il tradizionale appuntamento con la sagra del maiale

Torna anche quest’anno a Faeto l’appuntamento con la Sagra del Maiale, la tradizionale Féte de lu cajúnne”, giunta alla 39^ edizione. La locuzione semantica, di provenienza francoprovenzale, celebrerà domenica 2 febbraio un antico rito con l’obiettivo di valorizzare l’importanza che ha per il territorio la figura per eccellenza, “lu cajúnne”, simbolo di abbondanza per le rinomate specialità gastronomiche.

L’evento, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del territorio, si aprirà alle ore 10 del mattino con l’allestimento dei mercatini dei prodotti tipici e le visite guidate nel centro storico, tra l’antica chiesa madre ed i caratteristici vicoletti, con particolare attenzione dedicata alla scoperta del “Museo civico del territorio” che sarà possibile visitare grazie alla guida del direttore Prof. Francesco Paolo Maulucci.

Sarà possibile apprezzare la mostra fotografica “Faeto nel tempo” a cura di Aldo Genovese e l’interessante visita al Mulino Pirozzoli per rivivere le tecniche di lavorazione della farina con Ausilia Pirozzoli che ne spiegherà il funzionamento.

Previsto anche un tutorial dedicato alla lavanda per conoscere i segreti dell’invaso della pianta tipica della Provenza e la raccolta di adesioni al progetto “Un albero tutto mio” per preservare le risorse paesaggistiche ed ambientali del bosco di Faeto.

La Sagra entrerà nel vivo alle ore 11 con la tradizionale depilazione del maiale nero a cura degli esperti dell’allevamento locale del maiale nero e con la degustazione in piazza dei piatti tipici di tradizione faetana, tra cui il “soffritto”, antica pietanza locale a base di carne di maiale, peperoni, patate, uniti al pane unto, ed accompagnati da un buon piatto di fagioli di Faeto preparati insieme alla cotenna del maiale.

Nel pomeriggio appuntamento qualificante sarà, alle 15, il teatro itinerante carnevalesco che vedrà la partecipazione di ragazzi, giovani, impegnati nella rappresentazione di scenette e racconti, legati alle tradizioni del carnevale faetano, declamati anche in lingua francoprovenzale.

Sarà una vera e propria festa, “féte”, la cui magia resta intatta ancora oggi: musiche, balli popolari, giochi, animazione, renderanno piacevole trascorrere tutta la giornata a Faeto gustando le bellezze paesaggistiche e gastronomiche.

L'appuntamento sarà caratterizzato da un denominatore comune rappresentato dalla scoperta dell’origine francoprovenzale dell’“enclave” di Faeto: l’incontro con la storia, la cultura, la lingua madre, la conoscenza delle tradizioni racchiuse nei prodotti tipici, con l’obiettivo di suscitare la curiosità e l’interesse dei visitatori che avranno l’opportunità di avvicinarsi alla lingua francoprovenzale, ancora oggi parlata nel nostro piccolo Comune.

L’obiettivo fondamentale di questa giornata è quello di esaltare, dunque, le qualità tipiche del nostro piccolo borgo, inserito tra “i borghi autentici d’Italia”, quali la “comunità”, “identità”, “dedizione”, “qualità” dei processi creativi e “convivialità”, che sono il leitmotiv dei vari percorsi pensati per la riscoperta del territorio.


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