Eventi

Il corteo delle maschere per il centro storico: Troia si prepara al Carnevale

Sckrì - Sckrì – Sckrò, tutt vév'n e ghij no, tre so li bèll v'ccu°n: carn, pésc e maccaru°n

E’ la vecchia filastrocca che negli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso gruppi di ragazzi, coppie di donne e uomini, tutti mascherati (il maschio indossava abiti femminili e viceversa), girando per le strade recitavano a parenti ed amici per ricevere, in cambio di questi versi carnevaleschi, uova, salsiccia, polmonata, tarallini al vino bianco e vino. 

Ed è appunto da questa filastrocca e usanza che prende spunto tale manifestazione che si terrà domenica 26 febbraio p.v., organizzata dalla locale Associazione Turistica Pro Loco e giunta alla VII edizione.

Già fervono i preparativi nella sede della Pro Loco dove fra fero filato, carta, colla e vernici soci e socie si cimentano nella realizzazione di grosse figure in cartapesta che verranno poi sistemate sui carri allegorici.

Le maschere si raduneranno già dalle prime ore pomeridiane davanti la chiesa della Mediatrice per attendere gli sposi N’Gchell seta long (Francesca) e Filitone Carlone, pastore abruzzese, i rispettivi genitori, i compari, il sindaco e gli invitati tutti.

Il corteo nuziale sfilerà lungo il corso principale (via Regina Margherita), per arrivare nella Villa Comunale, dove sarà celebrato il rito civile del matrimonio, tra battute e discorsi in dialetto italianizzato. La musica del dj Linus e i balli dei maestri Ferrara Rosalia e Urbano Maddalena allieteranno il banchetto nuziale, dove tutti potranno partecipare.

Durante la serata avrà luogo la premiazione del concorso di maschere a tema “La transumanza”, dove saranno premiate le maschere più originali e che meglio interpreteranno la tradizione locale. La serata si concluderà con il funerale di Carnevale dove un fantoccio, tra lamenti e grida, sarà trasportato su di una panca addobbata con un panno nero per essere poi acceso. L'utilizzo del fuoco, attraverso la sua azione purificatrice, rappresenta un rito di passaggio da un periodo di "gioia sfrenata" alla Quaresima.

Lungo le vie principali del paese, giorni prima, saranno sistemati alcuni “carnuwale” impagliati, fantocci dalle sembianze umane, anch’essi realizzati nella sede della Pro Loco, riprendenti la vecchia tradizione della loro esposizione davanti ai sottani o agli inizi delle strade seduti con un fiasco di vino, simbolo della trasgressione prima del periodo della penitenza quaresimale.


Si parla di