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Le donne al potere, un ritardo culturale e politico: l'inchiesta di Serena Marchi, ospite alla Ubik

Donne al potere o potere alle donne? Tutt’e due le cose. Prima l’una e poi l’altra. Meglio ancora se tutto in una volta, e subito, perché ormai è tardi, tardissimo. Ed è l’Italia intera, da un cinquantennio circa, ad essere in grave e colpevole ritardo. A dirlo è Serena Marchi, giornalista, osservatrice del genere umano – come si autodefinisce – nonché “sostenitrice incallita della libertà di scelta delle persone”, autrice del libro Pink Tank (Fandango, 2019), nel quale ha affrontato il problema della disparità di genere in ambito di potere discutendo con le principali personalità femminili della politica italiana. Venerdì 8 novembre, alle ore 19, la giornalista veneta presenta il suo lavoro nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, chiamata a conversare con la collega Alessandra Benvenuto. Ad intervenire, durante l’incontro, anche la parlamentare foggiana Rosa Menga, tra le donne intervistate nel libro oggetto della presentazione.

Pink Tank. Donne al potere. Potere alle donne (Fandango, 2019). Da oltre settant’anni le cittadine italiane attendono che la nostra Repubblica esprima finalmente una Presidente del Consiglio o una Presidente della Repubblica, che i partiti riescano a nominare una Segretaria generale (per ora l’unica segretaria di partito è Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia) e che finalmente in Parlamento siedano un numero rappresentativo e congruo di donne. Qual è il motivo di un tale ritardo che fa precipitare l’Italia agli ultimi posti in Europa (e non solo) quando si tratta di rappresentanza politica delle donne? Quali sono le difficoltà che incontrano le donne italiane quando decidono di impegnarsi in politica? E cosa si aspettano? Serena Marchi lo ha chiesto direttamente a loro: deputate, senatrici, firmatarie di leggi, Presidenti della Camera, attiviste e militanti. Ha incalzato e riflettuto con loro sulla condizione delle donne e della leadership al femminile nel Belpaese. Non è stato facile convincerle a parlare di come hanno iniziato a fare politica, di cosa sognavano quando erano bambine, di come hanno dovuto combattere per farsi largo in un mondo che non le aveva considerate. Emanuela Baio, Paola Binetti, Laura Boldrini, Emma Bonino, Mara Carfagna, Luciana Castellina, Monica Cirinnà, Anna Finocchiaro, Mariapia Garavaglia, Elisabetta Gardini, Cécile Kyenge, Marianna Madia, Giorgia Meloni, Rosa Menga, Irene Pivetti, Daniela Santanchè, Elly Schlein e Livia Turco. La lista di Pink Tank, un serbatoio di pensiero finora inesplorato, è lunga ma per fortuna non esaustiva della rappresentanza politica femminile. Abbastanza però da proporre uno spaccato fondamentale della realtà del nostro paese e capace di indicare una strada verso un futuro che diventa sempre più prossimo.

Serena Marchi. Nasce nell’agosto del 1981 a Vallese di Oppeano, in provincia di Verona. Giornalista dal 2003, lavora da oltre quindici anni come addetta stampa di una multiutility. Nel 2015 pubblica il suo primo libro Madri, comunque (Fandango Libri) e inizia a occuparsi di tematiche femminili. Madre di Ettore, ha un suo sito www.serenamarchi.it.


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