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Torna il “Brand Journalism” di Roberto Zarriello con una seconda edizione del libro, aggiornata e ampliata

Perché il giornalista deve essere pronto ad accettare nuove sfide, consapevole che il mondo dell’informazione è cambiato.Se ne è parlato al Web Marketing Festival 2019 di Rimini e se ne parlerà a Termoli.

Era il 2016 quando per la prima volta l’argomento brand journalism superava l’oceano atlantico e approdava in Italia, racchiuso in un libro di Roberto Zarriello intitolato “Brand Journalism. Storytelling e marketing: nuove opportunità̀ per i professionisti dell’informazione”. Dopo tre anni quel titolo ritorna con una seconda edizione, scritta da Zarriello in collaborazione con Martina Galletta e Anna Laura Maffei (edita da Centro di Documentazione Giornalistica), in uno scenario più maturo e con presupposti assolutamente nuovi. “In questi tre anni ho avuto la possibilità di sperimentare il brand journalism in diversi ambiti: da quello giornalistico con brand locali e nazionali alla comunicazione di impresa. Il brand journalism è anche la rivoluzione culturale di imprese che oltre alla promozione e al marketing, cominciano a comprendere il proprio ruolo sociale nella sfera pubblica al di là della comunicazione. Si tratta di una grande opportunità in primis per due categorie professionali: i giornalisti e gli imprenditori”, scrive Roberto Zarriello nelle conclusioni alla seconda edizione del libro.

Questo perché il giornalista di oggi deve essere pronto ad accettare nuove sfide, consapevole che il mondo dell’informazione è cambiato. E le opzioni, secondo l’autore, sono due: “o restare dinosauro e attendere l’estinzione che prima o poi arriverà, o aggiornarsi e farsi trovare pronto quando la nuova editoria digitale avrà bisogno di lui”. In questi anni, infatti, è nata una letteratura a riguardo, in rete continuano a fiorire contributi in blog specializzati e non, sempre più corsi di formazione giornalistici includono il brand journalism tra gli argomenti centrali e sempre più studenti lo scelgono come tema delle proprie tesi, oltre ad essere argomento di molti eventi e festival del settore marketing e/o giornalistico. Il Web Marketing Festival 2019 di Rimini, svoltosi il 21 e 22 giugno scorsi, ha dedicato una sala al Brand journalism e allo storytelling in cui Zarriello è stato uno dei relatori con uno speech intitolato “Brand Journalism: quando la tua azienda è una media company”. Giovedì 4 luglio a Termoli si terrà un incontro formativo – organizzato dall’Università degli Studi del Molise e dall’Ordine dei Giornalisti del Molise – su “Brand journalism e nuove opportunità” che vedrà la partecipazione di Roberto Zarriello. “Il libro di Roberto Zarriello è importante – scrive nella prefazione Davide Bennato (docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, vicepresidente del corso di Laurea in Scienze e Lingue per la Comunicazione c/o l’Università di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche) - perché è un ottimo strumento per orientarsi nell’incrocio tra giornalismo e marketing, provando a capire come il dialogo fra queste due anime possa essere importante per il ruolo delle aziende contemporanee.

Ovviamente è un dialogo che può sollevare questioni controverse, ma il libro ha di bello che senza nascondere i problemi che questo approccio pure solleva, mette in evidenza le opportunità che si aprono, che non sono altro che una risposta ad un mondo sempre più complesso che chiama a sfide sempre più importanti”. Ad arricchire la seconda edizione del libro è anche la postfazione a cura di Daniele Chieffi, Head of Digital Communication Agi e membro del Consiglio Direttivo Nazionale Ferpi, che scrive: “Il giornalismo di marca non è mai stato e mai sarà una svendita della professione giornalistica. Viceversa è il riconoscimento del valore di una professione, che per natura è al servizio del lettore e che quindi ben interpreta la necessità delle aziende di produrre comunicazione che sia al servizio dei propri stakeholders e non più, solo, dei propri interessi. L’unica regola aurea che deve essere sempre rispettata è la trasparenza. Chi produce contenuti per un’azienda, chi scrive articoli, post, testi, immagini, infografiche, video, animazioni deve sempre esplicitamente dichiarare che lo fa per un’azienda e che è quindi interprete e portatore inevitabile degli interessi di questa”. Roberto Zarriello Imprenditore digitale, saggista e giornalista, è considerato il maggior esperto italiano di Brand Journalism. Ha fondato startup come Digital Media e InstaGo, ha creato e dirige la prima Digital Academy del Sud (main partner Conad, Tiscali, Resto al Sud) sul talento digitale, lanciato il primo think tank sul giornalismo e la comunicazione digitale (Comunicatori Digitali Associati in collaborazione con GSA). Docente di Comunicazione Digitale e Social Media all’Università Telematica “Pegaso” e in vari master universitari (Roma, Ferrara, Foggia, Unimol, Milano). È stato formatore per la Corte Costituzionale (ufficio stampa 2.0 e social media) e Web Editor dell’Isola d’Elba occupandosi di riscrivere e riprogettare l’intero processo di comunicazione è relativo piano editoriale. Ha collaborato con le Cattedre di Organizzazione e Comunicazione degli Uffici Stampa e di Pianificazione Media e Comunicazione allo Sport della Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università “La Sapienza” di Roma. È stato speaker e moderatore di molti eventi sul digital negli ultimi 15 anni tra cui Web Marketing Festival, Festival del Giornalismo, SMAU, Ninja Talk, e una serie di convegni e conferenze con Ordine dei Giornalisti (in 10 regioni italiane), Centro di Documentazione, Primo Piano Formazione, TVLP (anche all’ambasciata USA in Italia) fino a organizzare “La Battaglia delle Idee” evento che ha visto radunate a Salerno oltre 1.000 startup e agenzie di marketing digitale. Scrive di comunicazione, web e nuove tecnologie su ‪HuffingtonPost.it‬ e coordina il social media team di ‪Tiscali.it‬ come consulente. Dal 2003 collabora con il gruppo Espresso, con cui ha creato il progetto “Città 2.0” su Repubblica. Segue diversi progetti editoriali dedicati alla cultura e all’innovazione. Ha coordinato fino al 2017 la prima Commissione sulla didattica digitale del MIUR istituita dall’USR Molise. ‬‬ Nel 2015 ha ricevuto il premio Giornalistico Nazionale ‘Maria Grazia Cutuli’ per la categoria “Web, Editoria digitale”.


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