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Ubik accoglie Vins Gallico. Il giovane calabrese presenta “Final Cut”

“Perché non gliela porti tu la sua merda?”, mi propose  una sera che aveva alzato un po’ il gomito. “Neanche se mi paghi”, reagii senza riflettere. Lasciai intercorrere qualche secondo e modificai leggermente la mia presa di posizione: “Magari se mi paghi...”. Ecco com’è cominciata l’avventura di Final cut, la ditta che presta soccorso alle coppie che scoppiano, letteralmente: la gente è disposta a pagare pur di non sentire dolore e l’amore, quando finisce, spesso è soprattutto restituzione, trasloco, separazione. Si chiama Vins Gallico ed è un giovane autore (ed ex libraio) che, con il suo romanzo edito da Fandango (selezionato al Premio Strega 2015), ha ridisegnato in forma di commedia mai banale le dinamiche di coppia dei cosiddetti trenta-quarantenni (ma non solo). Lunedì 29 febbraio, alle ore 18.30, lo scrittore incontra il pubblico della libreria Ubik di Foggia per presentare il suo Final cut. L’amore non Resiste e per incontrare gli alunni delle scuole foggiane che hanno aderito al progetto di Leggo QuINDI Sono – Concorso Le Giovani parole. Il libro di Vins Gallico infatti, insieme con altri quattro titoli pescati tra le piccole e medie case editrici indipendenti italiane, verrà valutato dagli studenti delle scuole C. Poerio, B. Pascal e G. Marconi nel corso delle letture di questo anno scolastico: a giugno poi, la premiazione del libro vincitore all’interno della rassegna Leggo QuINDI Sono. Martedì 1° marzo inoltre, l’autore di Final Cut presenta il suo libro all’Istituto B. Pascal di Foggia, alle ore 11.00.

Final cut. L’amore non Resiste (Fandango, 2015; 213 pagine). Non mi chieda un perché. Io un motivo non ce l’ho. Potrei citarle Stendhal, l’amore è come la febbre, non si sa perché viene e non si sa perché passa”. Per affrontare i fallimenti sentimentali ci vuole coraggio. E un grande senso pratico. Lasciarsi non è un affare che riguarda solo il cuore, ma questione delicata, che si chiude con il rito turpe della restituzione. Perché, siamo sinceri, l’eliminazione della persona amata passa dalla rimozione fisica delle sue cose dagli armadi. Senza quel gesto non si può fare spazio, né ricominciare. Il nostro protagonista non sarebbe onesto se non confessasse di aver fondato la Final Cut per una storia andata male. Ma non lo farà, racconterà invece di suo cugino Ludovico che, appena mollato dalla fidanzata, in deficit emotivo, gli ha chiesto una mano per disfarsi degli oggetti di Claudia nel suo appartamento. Una specie di trasloco, che è però un taglio netto. La gente è disposta a pagare pur di non sentire dolore e la Final Cut presta soccorso, mette fine ai rapporti ormai in crisi. Le parole d’ordine sono: assenza di partecipazione, distacco, sospensione di giudizio, imparzialità. E il tariffario cambia in base alle richieste. Se siete fortunati, avrete anche l’elenco delle motivazioni per le quali siete stati lasciati, ma per il flusso di coscienza dovrete saldare a parte, perché il confine fra empatia e commiserazione è labile, e il nostro protagonista non crede nelle terapie. Final Cut è una commedia brillante che parla di ordine e confusione, è il ritratto parossistico della contemporaneità, è un romanzo incisivo e modernissimo che declina i sentimenti e riflette su cosa saremo più in là.

Vins Gallico. Nato nel 1976 in provincia di Reggio Calabria, a Melito Porto Salvo. Dopo aver vissuto sette anni in Germania, ha lavorato a Roma come libraio e traduttore, dirigendo la Fandango Incontro. Fa parte del consiglio direttivo dei Piccoli Maestri e ha pubblicato nel 2010, per Rizzoli, il libro Portami rispetto.


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