Fallimento Amica, Miranda: “Frutto della maldestra e negativa ingerenza della politica”
Miranda: “Per troppo tempo la questione Amica sia stata gestita soltanto in termini emergenziali, ed è mancata una seria progettualità, sia dal punto di vista economico che da quello industriale”
A mio giudizio, ed ho avuto modo di ribadirlo più e più volte, la responsabilità maggiore per il disastro dell'azienda Amica é da attribuirsi all'intervento maldestro ed alla continua e negativa ingerenza della politica all'interno dell'Azienda, che pure ha sempre operato in regime di monopolio.
Di questa situazione assai drammatica chi ne avrà possibile e pesante nocumento saranno purtroppo in primis i lavoratori, che rischiano il loro posto di lavoro, e tutti i cittadini foggiani, poiché nelle prossime settimane l'essenziale servizio di raccolta e gestione dei rifiuti potrebbe non essere una certezza.
Eppure, ed è questo il mio rammarico più grande, la gestione dei rifiuti in molte altre parti d'Italia è sinonimo di ricchezza, poiché è stata oggetto negli anni di investimenti tecnologici assolutamente indispensabili, e di una sensibilizzazione ed una educazione della collettività rispetto alla concezione stessa del rifiuto che, se opportunamente raccolto e differenziato, può risultare essere non più un problema ma una risorsa per il proprio territorio. Tutto questo è stato realizzato in molte altre parti d'Italia e non solo nell'opulento nord.
Nella nostra città si è verificato l'esatto opposto, infatti l'Azienda Amica, mal gestita negli anni, ha accumulato una debitoria incredibile, e spesso non è riuscita, per motivazioni di carattere economico, a garantire il servizio di raccolta.
E’ evidente quindi che per troppo tempo la questione Amica sia stata gestita soltanto in termini emergenziali, ed è mancata una seria progettualità, sia dal punto di vista economico che da quello industriale."