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Stessa storia, stesso posto, che si fa? Gargano fragile, urgono interventi

Temporale a Rodi Garganico. I Popolari chiedono una risposta sistematica attraverso un monitoraggio delle zone a rischio dissesto idrogeologico e la predisposizione di un piano di messa sicurezza del territorio

La situazione in un camping di Lido del Sole

Ancora una volta il Gargano deve fare i conti con l’emergenza maltempo, esattamente così come due anni fa quando le forti piogge misero a dura prova la resistenza dei comuni maggiormente colpiti dalla straordinaria ondata di maltempo, travolgendo camping, strutture ricettive e terreni agricoli. Ci furono frane e smottamenti, centinaia di interventi, famiglie e turisti evacuati. Morirono anche due persone: il 24enne Antonio Facenna e il 70enne Antonio Blenx (Lo speciale sull'alluvione del 2014). 

RODI GARGANICO: EVACUATI 225 TURISTI

Da quel settembre ad oggi tanto è stato fatto per rimettere in sesto il territorio, ma il nubifragio che si è abbattuto ieri a Rodi Garganico, dimostra quanta strada ci sia ancora da fare in tema di sicurezza e dissesto idrogeologico. A commentare l’ennesima emergenza di un territorio che al cospetto delle precipitazioni atmosferiche si dimostra ancora un po’ troppo fragile, è il gruppo dei ‘Popolari’ pugliesi: “Per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio garganico, la strada è ancora lunga da percorrere e non si può aspettare ogni volta il disastro per intervenire. Occorre invece organizzare una risposta non tampone ma sistematica, attraverso un monitoraggio delle zone a rischio dissesto idrogeologico e la predisposizione di un piano di messa sicurezza del territorio”.

Si legge ancora nella nota stampa: “Non possiamo continuare a contare danni, ad affidarci all’eccellente lavoro dei volontari e dei vigili del fuoco ed elemosinare il riconoscimento dello stato di calamità naturale, perché significherebbe rimanere ancora una volta ostaggio degli eventi. Ora nessuno ha la bacchetta magica per evitare fenomeni meteorologici di questa intensità, ma si potrebbero mitigarne gli effetti e i danni, così da permettere lo svolgimento regolare della stagione turistica, fondamentale per l’economia del Gargano”.

Napoleone Cera e i ‘Popolari’ concludono: “Occorrono progetti e investimenti per la sicurezza del territorio. La prima emergenza d’affrontare è proprio quella dell’impossibilità di intervenire per cancellare, o comunque fortemente diminuire, le possibilità che il fango delle alluvioni disegni nuove facce a un territorio ad alto rischio idrogeologico.


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