Politica

Natale amaro per i foggiani, D’Emilio: “Nel 2012 sommersi da rifiuti, oggi da cartelle esattoriali”

Il consigliere comunale del Nuovo Centrodestra analizza l’aumento della tassa sui rifiuti e la mini Imu sulla prima casa puntando il dito contro la giunta comunale

Ciccio D'Emilio

In una nota diramata agli organi di stampa, il consigliere comunale Ciccio D’Emilio richiama l’attenzione sugli ulteriori aumenti Tares e Imu, puntando il dito contro la giunta comunale. “Anche quest’anno, sia sotto l’albero che, subito dopo, dentro nella calza della befana, i foggiani troveranno due regali non graditi “imposti” dall’amministrazione Mongelli: l’aumento della tassa sui rifiuti e la mini Imu sulla prima casa. Le ultime, in ordine cronologico, di una lunga serie di vessazioni imposte sin dal suo insediamento dall’amministrazione di centro-sinistra all’incolpevole cittadinanza foggiana.

“La nuova tassa sui rifiuti costerà il 30% in più rispetto all’anno scorso, quando già era stata aumentata del 40%: il nuovo piano finanziario Amiu è passato infatti da 22,5 a 26 milioni di euro, incrementando di 30 centesimi al metro quadro l’imposta.

Ma il target più colpito dalle nuove imposizioni sarà quello comprendente alcune categorie di utenze non domestiche: per i locali commerciali, gli studi professionali, i ristoranti, mercati ortofrutticoli e le attività produttive (anche artigianali) l'aumento sarà del 130%, un vero massacro (in termini economici) per tutti” aggiunge l’esponente del Nuovo Centrodestra

“Ma la giunta ha fatto di più, pensando bene di innalzare al tetto massimo del 6 X mille anche l’aliquota Imu sulle abitazioni principali rispetto a quella di base del 4 X mille stabilita dallo Stato; in questo modo i foggiani che hanno una casa di proprietà saranno tenuti a pagare il saldo dell’Imu a gennaio: in soldoni, il 40% della seconda rata (1,2 milioni di euro) dovrà essere pagata dai proprietari. L’anno scorso i foggiani hanno trascorso il Natale circondati dall’emergenza rifiuti, quest’anno lo faranno sommersi dalle cartelle esattoriali. La cittadinanza è stanca di queste continue vessazioni finanziarie. Non è aumentando le tasse che si spiana la strada alla crescita”


 


 


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