Salute

Rsa, strutture del San Raffaele e posti di lavoro a rischio: le battaglie di Cera e di Berardi

Antonio Berardi, consigliere comunale e provinciale di San Nicandro Garganico, sull'ipotesi chiusura del San Raffaele della cittadina garganica, promette battaglia. Il consigliere regionale Napoleone Cera ha chiesto audizione in Commissione, in seguito alla delibera n. 1293 che ha stabilito l'adeguamento tariffario per le Rsa a 100,33 euro/Pl al giorno "senza considerare che in alcuni casi c'erano contratti con una tariffa più alta"

Il San Raffaele di Troia e di San Nicandro Garganico

Continua a tenere banco, soprattutto in provincia di Foggia, il tema relativo all'aumento delle rette per i pazienti delle Rsa.

In questi giorni, come anticipato su queste colonne, le strutture hanno inviato i solleciti di pagamento delle somme derivanti dall'aumento delle rette deliberate dalla Regione Puglia, in maniera retroattiva. In alcuni casi ammontano a parecchie migliaia di euro.

A San Nicandro Garganico e a Troia c'è molta preoccupazione. 

“Circa sessanta operatori in tutta la Puglia, di cui quaranta in provincia di Foggia, potrebbero perdere il posto di lavoro nelle strutture del 'San Raffaele' di Troia e San Nicandro Garganico, per un errore della Regione Puglia" spiega il consigliere regionale Napoleone Cera, che ha chiesto audizione in Commissione Sanità.

L'esponente di Forza Italia fa riferimento alla delibera n. 1293 del 20 settembre 2022 con la quale la Regione ha stabilito l’adeguamento tariffario per le Rsa a 100,33 euro/PL al giorno. "Il tutto senza considerare, però, alcuni casi, come quello del 'San Raffaele', in cui c’erano già contratti vigenti con una tariffa più alta di 130 euro/PL al giorno", spiega Cera.

La modifica unilaterale del contratto e il contestuale abbassamento della tariffa provocherebbe due danni: l'innalzamento della quota da parte delle famiglie che passerebbe dal 30% al 50% della corresponsione della retta che ammonta a 50,17 euro al giorno/Pl. Il secondo danno riguarderebbe il personale, perché per fronteggiare i minori introiti le strutture interessate potrebbero effettuare dei tagli: "In più, strutture come il 'San Raffaele' non sono solo Rsa di mantenimento, ma erogano anche servizi per l’Alzheimer", puntualizza Cera. 

"È evidente - conclude il consigliere regionale - che la Regione debba farsi carico del compito di rimediare a un suo errore che può rivelarsi fatale per decine di lavoratori, le loro famiglie e centinaia di utenti. Le gare d’appalto sono scadute e il 'San Raffaele' è in regime di proroga, ma già dalle pre-intese tra Asl Foggia e Regione Puglia si capisce che questi lavoratori rischiano il posto. Bisogna muoversi in fretta ed è per questo che depositerò nelle prossime ore una richiesta di audizione in Commissione Sanità”. 

Ancor prima dell'intervento di Cera, a lanciare l'allarme era stato il consigliere comunale di San Nicandro e consigliere provinciale in quota Forza Italia, Antonio Berardi: "Vogliamo che San Nicandro Garganico non venga dimenticata dalle “istituzioni” che contano. Vogliamo che il nostro paese non perda anche quest’altra eccellenza per il territorio" tuona il già candidato sindaco della cittadina garganica nel 2021.

."La mia battaglia è una questione di principio e di rispetto per tutte quelle persone che oggi vivono la paura del licenziamento e di tutte quelle persone che giacciono in quei letti protetti dal calore degli operatori che lavorano in quei piani”.

Berardi non fa sconti e ripete ciò che disse un anno fa in merito all'ipotesi di una chiusura della struttura: "Va salvaguardata la dignità dei lavoratori e degli ospiti che abbiamo nella Rsa. Il caso di Campi Salentina deve essere da monito per i nostri lavoratori di San Nicandro Garganico".

Il consigliere comunale fa sapere che a giorni chiederà un tavolo di concertazione con i vertici Asl di Foggia che fanno riferimento a Bari in Regione Puglia chiedendo a chiare lettere anche il supporto del consigliere regionale Paolo Dell’Erba:

"Non possiamo accettare i diktat di gente estranea al fabbisogno del territorio. Va monitorato il sistema economico e produttivo di questa area da parte dei funzionari della Regione Puglia e della Asl. Il nuovo sistema delle tariffe non deve assolutamente gravare sui pazienti e sul rischio licenziamenti! Si deve assolutamente scongiurare la chiusura della struttura".

E ancora, incalza il neo consigliere provinciale: "Che fine farebbero i degenti della struttura e una struttura vuota e senza servizi alla persona? Che fine farebbe il nostro territorio alla luce di quanto già denunciato da tempo e mai prese iniziative concrete per tamponare questi problemi?"

E chiama in causa il sindaco chiedendogli cosa abbia fatto in questi mesi: "Ci si chiede perché la sua politica dei “muri” e non del dialogo non viene contestata dai cittadini sannicandresi. Ho fatto decine di telefonate al sindaco per chiedere un incontro da tempo come pure per la carenza dei medici al 118 che portò poi ad una piccola vittoria per i cittadini che denunciavano l’assenza di medici sulle ambulanze e quindi un pericolo alla salute dei cittadini".

Antonio Berardi avvisa. "La struttura del San Raffaele non sia utilizzata per la prossima campagna elettorale delle future regionali: Non abbiamo bisogno di selfie e di foto elettorali. E’ tempo di serietà e di dialogo con la Regione Puglia e con tutti i vertici che fanno capo a questo problema. Costi quel che costi, la Rsa di San Nicandro Garganico non chiuderà"


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