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Laurearsi ai tempi del Coronavirus, "un finale diverso da quello che immaginavo". Il neo dottore: "Restiamo a casa"

Laurearsi ai tempi del Covid-19 In un’Italia in piena emergenza da coronavirus dove ogni spostamento è possibile solo dietro autocertificazione, c’è chi dopo aver completato il suo percorso di studio, è giunto al momento del giorno della discussione della tesi. Inizialmente il 18, poi il 24, infine il 6 marzo era la data stabilità per la discussione presso L’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, dipartimento di scienze biomolecolari.

A causa del virus, il tutto è stato rimandato al 10 marzo ma a distanza (circa 400km), cioè tramite una piattaforma on line (unico modo possibile al momento) per la discussione. Così nella mattinata del 10 marzo presso la propria abitazione il laureando Francesco Pio Rendina con il “tifo” di casa ha finalmente portato al termine la sua missione.

In un clima simile a quello che precedeva il parto in casa di una volta, la mamma Silvana in veste di levatrice e i suoi familiari, per 10 minuti, con Francesco in collegamento con la commissione ha discusso la sua tesi dal titolo: “Effetti antidepressivi dell’attività fisica”. In un momento così particolare per la Nazione, finalmente si è giunti alla conclusione.

Dott. Rendina, il suo primo pensiero subito dopo aver discusso quale è stato? "Finalmente ci sono riuscito, discutere da casa insieme ai miei familiari, con i docenti in collegamento, è stata sicuramente un finale diverso da quello che immaginavo, ma l’importante è stato portare a termine il mio percorso, ringrazio i miei parenti, dedico la mia laurea a “zizi”, a mia nipote con la speranza che le sia da buon auspicio in futuro, grazie a tutti! Non appena la situazione ritornerà alla normalità, festeggerò con i miei amici, dico agli studenti che si trovano nella mia stessa situazione di non mollare, per il momento anche io mi associo e dico #iorestoacasa.”

Auguri al neo dottore in scienze motorie, nella speranza che questa storia porti un po’ di luce in questo brutto momento. Complimenti ad maiora Giulia Rendina


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