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Pochi colpi e tante conferme: il mercato del Foggia è da sette

Da Elio Calderini, primo acquisto della sessione estiva, al colpo last minute Camporese. Ecco i volti nuovi che vestiranno la maglia rossonera nel campionato cadetto

Beppe Di Bari e Beppe Colucci

Due mesi di voci, rumors, mezze bufale, nomi altisonanti accavallatisi a quelli di autentici carneadi. Il calciomercato è da sempre così, estenuante e affascinante allo stesso tempo. Perché il modo migliore per riempire i vuoti che l'estate crea nei campi di gioco, ma allo stesso tempo per molti il mercato andrebbe rivisto. Troppi 60 giorni di trattative che vanno avanti anche quando i campionati sono già iniziati. E così capita che Tizio vesta la maglia della squadra che poi la settimana dopo si trova come avversaria, o viceversa. Infine ci sono gli imprevisti, giocatori che arrivano e poi se ne vanno dopo poco. Manuel Milinkovic verrà ricordato senza dubbio per questo, più che per il (bellissimo) gol con il quale chiuse la partita nel primo turno di Tim Cup a Vicenza. Un mesto addio per un giocatore corteggiato reiteratamente a gennaio e poi in estate. Doveva essere uno dei valori aggiunti per alzare il livello del gioco sugli esterni, nelle idee di Stroppa, e invece giocherà in Scozia, negli Hearts of Midlothian.

E' stato il mercato degli esterni offensivi, non c'è che dire. Perché se è vero che la società, in linea con le idee del mister, è stata da sempre quella di non stravolgere l'organico, c'è un reparto nel quale il "bisturi" del mercato ha inciso in profondità: l'attacco, che sarà guidato ancora da Mazzeo (bene in coppa, male nell'esordio di Pescara) vedrà diversi nuovi interpreti sulle fasce. Tanti volti nuovi e un escluso eccellente, Vincenzo Sarno. Troppo poco dinamico per le idee di Stroppa, che al massimo lo avrebbe provato come riferimento centrale, ma con la prospettiva di fare la riserva di Mazzeo e Beretta. Dei "vecchi" a resistere il solo Chiricò, e la 'prima' nell'infausto pomeriggio di Pescara è piuttosto incoraggiante. Ci si aspetterà molto da Nicastro, reduce da una grande stagione in quel di Perugia, mentre la buona ora di gioco dell'esordio di Fedato è solo un punto di partenza e nulla di più: serviranno molte conferme per decretare la bontà del suo investimento.

Per molti il mercato del Foggia merita un voto che di poco supera la sufficienza, per altri Di Bari e Colucci hanno deluso, ma il pensiero è che l'1-5 di Pescara abbia "drogato" un po' alcuni giudizi, per lo meno quelli dei più umorali. Chi vi scrive pensa che il mercato del Foggia meriti un 7 pieno, perché si è provveduto all'allungamento della rosa, condizione imprescindibile per non lasciarsi sorprendere in un campionato così lungo come quello della Serie B. Sono stati confermati i giocatori di livello (come Vacca o Agazzi), respingendo i tanti corteggiatori. Sulla carta è proprio la mediana il reparto più ricco di qualità, nel quale si inseriranno presto anche il giovane Rame (per ora ingiudicabile) e Matteo Fedele, il centrocampista di fisico, sostanza e gol che mancava alla rosa rossonera fatta di palleggiatori e incursori. Anche l'ingaggio di Camporese merita attenzione: il ragazzo ha esperienza e talento, nonostante le ultime stagioni si sia impantanato in serie B. Ma ha ancora tempo per riemergere. Foggia può essere la piazza ideale, e il suo arrivo a poche ore dal termine della sessione estiva del mercato va a colmare l'unico buco reale in difesa, dove con soli quattro interpreti di ruolo la coperta sembrava un po' corta. Unica perplessità: il terzino destro. La scelta di non acquistare alcun elemento, e di proseguire con Loiacono (all'esordio in B) e Gerbo (che ha bisogno ancora di lavorare, e che sarebbe molto utile in mediana) per ora alimenta più di un dubbio, che solo il campo può smentire. 

Ma in buona sostanza, la squadra consegnata a Stroppa ha le carte in regola per disputare un campionato tranquillo. I fatidici 50 punti, e magari qualcosa di più, sono alla portata. La sfida più grande è un'altra: il cambio di mentalità. Perché dopo il bienno trascorso con lo status di squadra da battere, ritrovarsi in un contesto del tutto nuovo (quello della neopromossa) non è affatto semplice. Prima si conseguirà questo step, e prima il Foggia comincerà a togliersi delle soddisfazioni. L'importante è non farsi prendere dall'esaltazione nei momenti positivi, né farsi travolgere dagli stati d'ansia quando le cose andranno meno bene. Il campionato di B è lungo e imprevedibile: i clamorosi casi di Carpi, Frosinone, Crotone, Spal e Benevento, ma anche le difficoltose risalite di Palermo, Samp e Bologna devono far riflettere, e invitare alla pazienza. 

Elio Calderini, attaccante proveniente dal Fondi

Ha da poco compiuto 29 anni. Attaccante esterno sinistro, dal fisico imponente (è alto 1 e 86), ma a cui piace partire dalla sinistra per poi attaccare la porta o servire la punta centrale. Nella sua lunga carriera conta 232 presenze e 53 gol tra serie C1 e C2, a cui si aggiungono i 10 gol con la maglia della Flaminia CivicaCastellana nel 2008-09 in serie D. Quella con il Foggia sarà la sua prima stagione nella serie cadetta. Arriva dal Fondi, dove la scorsa stagione ha realizzato 8 gol, una delle quali nella sfida dello Zaccheria quando il Foggia perse 3-2, prima e unica sconfitta interna patita lo scorso anno dai satanelli. Nel settembre del 2014 (prima stagione di De Zerbi in panchina), con la maglia del Cosenza realizzò il gol del 2-2 finale, dopo aver propiziato l’autogol di Loiacono.

Alessandro Celli, terzino sinistro proveniente dalla Lupa Roma

Arriva dalla Lupa Roma Alessandro Celli, terzino classe 1994, nato e cresciuto a Roma, dove ha fatto tutta la trafila dal settore giovanile (Ostia Mare, Tor Tre Teste e Lupa Frascati) fino alla serie C passando per i campionati di Eccellenza e Serie D con le maglie di Lupa Frascati e Lupa Roma. In totale può contare 156 presenze e 2 gol. Già accostato ai rossoneri nella finestra di gennaio del mercato, Celli è il secondo colpo in entrata piazzato da Beppe Di Bari. Terzino che garantisce equilibrio tra le due fasi, garantirà a Rubin una valida alternativa di ruolo.

Francesco Fedato, attaccante proveniente dalla Sampdoria

È senza dubbio il colpo più prestigioso fin qui messo a segno da Beppe Di Bari, se non altro per il curriculum. Fedato, tra le sue varie esperienze, può vantare anche tre presenze e una rete nella Nazionale Under 21. In serie B ha totalizzato 103 presenze, con le maglie di Bari, Modena, Livorno e Carpi mettendo a segno 14 reti. Più sfortunata l’esperienza nella massima serie, con 10 presenze tra Catania e Sampdoria. Arriva al Foggia a titolo definitivo.

Ivan Pelizzoli, portiere proveniente dal Piacenza

Compirà 37 anni il prossimo novembre. Pelizzoli, portiere di grande esperienza e dal curriculum che lo ha visto protagonista in squadre prestigiose, sarà il vice-Guarna. In carriera conta quasi 300 presenze tra Serie A, B, C e prima divisione russa dove ha giocato con la maglia della Lokomotiv Mosca vincendo anche una coppa di Lega. Cresciuto nell’Atalanta, si fece notare al grande pubblico nella stagione 200/01, guadagnandosi l’attenzione dei top club. Lo acquistò la Roma appena laureatasi campione d’Italia. In quattro stagione mette insieme 72 presenze e vince la Supercoppa Italiana nel 2001/02. Seguiranno le esperienze con la Reggina di Mazzarri, Lokomotiv Mosca, Albinoleffe, Cagliari, Padova, Pescara, Virtus Entella, Vicenza e Piacenza, con cui lo scorso anno ha disputato 10 partite.

Kyllan Ramè, un figlio d’arte nel centrocampo del Foggia

Era già in prova da qualche settimana, prima di conquistare la fiducia dello staff tecnico rossonero. Classe 1997, Kyllan Ramè è una mezzala di qualità cresciuto nel Bordeaux, la cui porta fu difesa per anni da suo padre Ulrich. Arriva dallo Stade Bordelais dove ha disputato le ultime due stagioni. Con il Foggia si è legato fino al 2020.

Roberto Floriano, a caccia del rilancio dopo il prestito alla Carrarese

Non è un vero e proprio acquisto, essendo già di proprietà del Foggia, ma il secondo ‘stint’ di Floriano a Foggia potrebbe essere più pregno di soddisfazioni dopo la balbettante esperienza di due stagioni fa, condizionata però da diversi problemi fisici. L’esperienza alla Carrarese (11 gol in 29 presenze) lo ha rilanciato a tal punto da spingere Stroppa a volerlo con sé nel ritiro di Castel di Sangro, la società a prolungargli il contratto di un anno.

Giacomo Beretta, l'alternativa a Mazzeo scelto da Stroppa

Giacomo 'Jack' Beretta è una vecchia conoscenza del tecnico rossonero, che lo allenò quando era alla guida del Milan Primavera. Giocatore dal grande potenziale (esordì in serie A nel 2011 con la maglia del Milan, ndr) mai espresso del tutto. Dopo tanto girovagare tra Serie B e C, a Foggia la chance di riscattarsi. 

Matteo Fedele, il centrocampista di peso col vizio del gol 

Muscoli e senso del gol per questo centrocampista che torna in Puglia dopo l'esperienza con la maglia del Bari. Con i rossoneri ha firmato un triennale. 

Francesco Nicastro, da Pescara a Foggia passando per Perugia 

Arrivato per sostituire Milinkovic, è il penultimo colpo in entrata piazzato da Beppe Di Bari. Attaccante esterno di qualità e col vizio del gol (il Foggia lo ha notato a sue spese nel gennaio del 2016), viene dal Pescara, ma l'ultima stagione è stato tra i più convincenti con la maglia del Perugia. 

Michele Camporese, ultimo colpo di mercato per completare la difesa

Il colpo last minute del Foggia è il difensore classe 1992, ex talento di prospettiva della Fiorentina, lanciato in prima squadra dall'allora tecnico viola Mihajlovic, arriva dal Benevento, squadra con la quale ha conquistato la promozione in serie A, attraverso i playoff. A Foggia l'opportunità per rilanciarsi definitivamente. Come Fedele, anche lui ha giocato nel Bari. 


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